domenica 24 agosto 2014

 La nascita dell' ass. superstiti Vajont

In passato avevo tentato assieme ad alti miei sventurati compaesani di formare un'associazione o un comitato, ove poter riunirsi, trattare i nostri problemi, proporre e scambiare idee, per poter salvare e conservare i valori che si stavano perdendo.
Nel 1992, assieme all'amico Giglielmo Cornaviera, eravamo riusciti a formare un comitato che era stato denominato "Comitato per la difesa ed i diritti dei cittadini superstiti del Vajont". Purtroppo al momento della legalizzazione di questo Comitato, ci siamo sentiti dire che io come sottoscrittore non potevo aver titolo, in quanto avevo avuto già un iter giudiziario (per essermi costituito parte civile) conclusosi nel 1982 con una sentenza passata in giudicato, quindi i miei diritti (come recitava il  titolo del comitato) erano stati già sentenziati e liquidati. Purtroppo ho dovuto lasciare il mio amico Guglielmo lottare quasi da solo. Era l'ennesimo tentativo andato a vuoto.
Io ho sempre pensato che all'interno della nostra collettività di superstiti ci fosse qualche forza occulta che cercava di tenerci divisi. 
Quel detto latino che recita "Dividi et Impera" nel nostro caso è sempre stato una costante.

Però non ho desistito, infatti nel 1997 ci  siamo finalmente incontrati con alcuni superstititi dei quattro comuni, Longarone, Castellavazzo, Erto Casso e Vajont, incominciando a stendere le basi per una associazione. Abbiamo formato un "coordinamento" guidato da Renato Migotti con rappresentanti di queste quattro comunità.
Dopo alcuni anni non facili per ovvie discordanze (forse anche per quella frase latina di cui sopra), nel mese di marzo del 2000 siamo riusciti in questo nostro intento, anche se un paio di giorni prima della registrazione dell'atto costitutivo, avvenne il rifiuto di due figure importanti e quindi una nuova scissione che fortunatamente non ha minato la nostra ferma volontà di costituirci.
Si è deciso (come da statuto) che il consiglio direttivo doveva essere formato e suddiviso equamente dai quattro comuni e cioè: tre consiglieri di Longarone; essendo il comune che ha avuto più morti e distruzione, con diritto di presidenza, due di Erto e Casso con  la vicepresidenza, due di Vajont e due di Castellavazzo, ove io tutt'ora esercito l'incarico di consigliere, quindi, l'esecutivo è formato da nove rappresentanti consiglieri.

Da quel momento questa associazione ha svolto molte attività che verranno successivamente elencate, ma in primis, in collaborazione con la ProLoco di Longarone e di Erto e Casso, la Fondazione Vajont e l'ente Parco Dolomiti Friulane si è pensato di aprire un corso per la formazione di guide (meglio definite "informatori della memoria") per sopperire alla grande richiesta di visite e spiegazioni sulla vera storia del disastro del Vajont.  Questo soprattutto a seguito dello spettacolo di Marco Paolini tratto dal libro della scrittrice Tina Merlin (Sulla pelle Viva) e del film "Vajont" del regista Martinelli. Queste due opere hanno cominciato a "scavare,"raccontare e divulgare i retroscena dell' oscuro ed intrigante caso Vajont. Questo per noi è stato un momento di rinascita, soprattutto per opera di Marco Paolini che ci aiutò e ci indusse a "raccontare" le nostre tragedie fino ad allora represse per un senso di vergogna installato dalle istituzioni che volevano omertare le vere responsabilità della tragedia.